A cosa servono le vitamine?
Le vitamine sono composti organici presenti in gran numero soprattutto nei cibi freschi. Sono fattori indispensabili per la vita e per l’integrità dell’organismo; infatti, la mancanza totale o la semplice carenza di vitamine porta a gravi scompensi e a vere e proprie malattie (il rachitismo, lo scorbuto, la pellagra, disturbi della vista). Sono ben noti però anche i disturbi che possono derivare dall’eccesso di vitamine, le cosiddette ipervitaminosi. Ciò avviene abusando di medicinali a base di vitamine e non ingerendo in grande quantità sostanze alimentari contenenti vitamine. Il termine vitamina significa «amina che partecipa al segreto della vita» essendo le amine una struttura chimica in comune ad alcune delle prime vitamine scoperte.
Per molto tempo la loro completa struttura chimica rimase ignota, tanto che furono denominate con le lettere dell’alfabeto, denominazione che è ancora in uso nonostante il fatto che si sia avuta una progressiva identificazione chimica di esse che ne suggerisce terminologie più adatte. Solo di recente si è avuta una conoscenza completa delle vitamine e dei loro benefici effetti.
- Classificazione delle vitamine – Oggi sono state identificate una ventina di vitamine, classificate in due gruppi:
vitamine idrosolubili (131, B2, 133, B6, B7, 139, B107 B11, B12, PP, C, ecc.); - vitamine liposolubili (A, D, K).
Valore delle vitamine
Il carattere indispensabile delle vitamine per la vita umana è generalmente riconosciuto però numerosi pareri contradditori esistono tra gli studiosi sul valore pratico di esse. All’epoca della scoperta dei principi vitaminici si pensò che essi dovessero considerarsi esclusivamente come fattori terapeutici (vitamina-medicina) da impiegarsi contro le malattie da carenza vitaminica (avitaminosi). E la produzione delle vitamine sintetiche ne estese notevolmente il campo di azione. Studi recenti però hanno sottolineato che le cause di avitaminosi possono essere diverse per cui quest’ultima può aversi anche per difetto di assorbimento digestivo di una o piú vitamine, per deficit della utilizzazione di esse, per alcuni stati fisiologici particolari (gravidanza, allattamento, pubertà) ed, inoltre, l’ingestione di una dose eccessiva di una vitamina può far comparire l’avitaminosi di un’altra. Perciò è stato sostenuta la tesi che le vitamine non debbano essere considerate soltanto fattori terapeutici, ma principi alimentari come i protidi, i lipidi, i glicidi ed i minerali. Queste due tesi hanno ciascuna un proprio valore: le vitamine sono veramente fattori alimentari sia perché indispensabili alla vita come gli altri principi nutritivi e sia perché sono presenti in sufficiente quantità nei nostri alimenti. Tuttavia, poiché sono ancora frequenti le avitaminosi dovute ad una alimentazione irrazionale, è necessario in questi casi un apporto maggiore di vitamine come agenti terapeutici per ristabilire le condizioni di salute. Dobbiamo però tenere presente che è sempre preferibile prevenire un’affezione che guarirla e per questo l’aspetto puramente alimentare dell’uso delle vitamine e preferibile. Occorre perciò conoscere non solo quali sono le fonti naturali delle vitamine, ma anche e soprattutto il fabbisogno quotidiano di esse per evitare turbe da carenza.
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